La pranoterapia è una delle più antiche forme di terapia che l’uomo abbia mai utilizzato. E’ probabilmente il metodo più arcaico di terapia e si basa sull’influsso benefico sprigionato dalle mani dell’operatore.

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Quando una persona accusa un improvviso dolore per cause diverse, porta istintivamente la propria mano sul punto dolente. Questa semplice spontaneità dell’agire è stata modernamente affinata attraverso il progredire delle conoscenze sul corpo e sulla psiche. La pranoterapia è strettamente legata alle filosofie mediche orientali quali l’Aiurveda e la medicina tradizionale Cinese per cui l’energia vitale è responsabile del mantenimento della salute e uno squilibrio può determinare malessere e malattia.

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Il pranoterapeuta emette biofotoni dalle mani come tutti gli uomini e, data la diversità di carica energetica in rapporto al paziente, si genera un’interazione tra di essi che permette il passaggio dell’energia. Questa disciplina olistica, che considera l’individuo nella sua interezza, promuove il benessere della persona e si prefigge di accelerare il processo di auto guarigione. Il metodo consiste nel valutare gli squilibri energetico-funzionali ed eseguire trattamenti mirati a stimolare l’armonia psicofisica con l’apposizione delle mani su specifiche parti del corpo.
Oggi la pranoterapia, aggiornata da nuove e mirate tecniche, viene praticata largamente con successo e si ritiene un complemento importante alle terapie mediche apportando benessere alle persone.
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